Questa era digitale sta rivoluzionando rapidamente
il nostro vivere ma spesso il nostro essere non sta a passo con le rivoluzioni.
Proiettare il proprio corpo in una dimensione virtuale e reale allo stesso
tempo non è cosa facilmente accettabile e tra laltro non
è che un primo passo verso la fusione con i media.
Questa fusione sarà totale ed immersiva tanto che linterfaccia
tenderà a scomparire nel nuovo equilibrio fra uomo e macchina,
nella simbiosi fra uomo e dati universali.
Ci sarà una dimensione parallela in cui sarà vivibile una
esperienza reale e in cui sarà difficile distinguere il reale dal
virtuale.
Non è una visione schizzoide del nostro futuro ma qualcosa che
molto probabilmente accadrà e se presa col giusto equilibrio e
apertura mentale aprirà un nuovo panorama.
Parlo di apertura mentale, perché è nella natura delluomo
aver difficoltà ad abbattere delle barriere mentali precostituite.
Per
dimostrare la difficoltà di evadere delle strutture mentali cui siamo
abituati e per dare senso alle cose che ci circondano un certo signor Edwin
Abbott nel 1884 pubblicò un libro dal titolo Flatlandia : racconto
fantastico a più dimensioni in cui un immaginario narratore
il signor A. Square postulava lesistenza di un universo a 2 dimensioni
in cui tutte le creature erano piatte.
E grande difficoltà incontra nel momento in cui deve dare senso a
SpaceLandia il paese dello spazio tridimensionale abitato dalla Sfera che
nel paese bidimensionale viene concepita come un cerchio che però
può variare il suo diametro fino a scomparire. Ovviamente il libro
non è altro che la celebrazione del pensiero astratto che è
canone fondamentale del secolo precedente e che ora deve trovare nuova strada
verso la realtà virtuale.
Le idee di Abbott furono così forti e incisive che gli sopravvissero
tanto che Charles Hinton nel 1907 pubblicò An episode of flatland
un racconto che era il seguito di quello di Abbott. E nel 1965 un fisico
olandese Dyonis Burger pubblicò Sphereland tentativo
di combinare i libri di Abbott e Hinton per poter spiegare il concetto di
curvatura dello spazio.
Bisogna
pensare adesso ad un ulteriore passo avanti che è rappresentato dalla
realtà virtuale e dal cyberspazio che negli avvenire domineranno
la scena mondiale e che non saranno soltanto rappresentazioni di spazi ma
che saranno vivibili come esperienza sensibile.
In questo futuro panorama, che adesso è rappresentato dal cyberspazio,
dal web e dal multimedia, una nuova figura d Architetto Cybermediale,
che trae origine dallesperienza analogica ma si immerge in quella
digitale, dovrà essere presa in considerazione e valorizzata.